E' nato nel 1989 con l'idea di far collaborare specialisti con competenze complementari per offrire una risposta alle varie problematiche di tipo dermatologico e dermoestetico.
Negli ultimi anni il benessere psicofisico in senso globale è diventato un bisogno sempre più capillarmente diffuso. Si richiede al medico la perfezione fisica piuttosto che la guarigione da una malattia.
In questa continua ricerca della perfezione e dello star bene ad ogni costo, la cute ha un ruolo fondamentale perché il suo aspetto è condizione necessaria allo stato di benessere: la cute è specchio della salute di ogni individuo.
Centri benessere, cure termali, interventi chirurgo-plastici e nuove tecniche di medicina estetica promettono l’eterna giovinezza. In uno scenario così complesso spesso il paziente ha enormi difficoltà di scelta e decisioni.
Il dermatologo e la chirurgia dermatologica in questa situazione svolgono un ruolo centrale. La presenza nel suo iter accademico di specifici percorsi formativi e la successiva esperienza derivante dalla pratica clinica, fanno del dermatologo la figura specialistica che più approfonditamente conosce la cute come organo con tutte le sue complesse interazioni con gli altri apparati e con l’ambiente.
Ciò gli consente di inquadrare al meglio le varie problematiche, sia in ambito dermopatologico che estetico, e di ricercare le soluzioni più adeguate.
E nel dire questo non ci riferiamo necessariamente a patologie gravi e complesse ma anche ad interventi estetici, come per esempio l’impianto di un filler. Come scegliere la profondità di impianto, il tipo di filler, la sua viscosità senza tener presente la struttura della cute, del suo spessore, della sede e delle sue funzioni?
La figura del “medico estetico”, la cui professionalità spesso non è avallata da alcun titolo accademico (specializzazione o diplomi universitari), rimane piuttosto nebulosa e non meglio definita, sia dal punto di vista normativo che clinico. Pertanto resta molto discutibile.